martedì 31 marzo 2015

Caffè coi pupi

Già da incita mi ero iscritta al gruppo facebook (Neo)mamme italiane a Bruxelles con l'idea di conoscere altre mamme qui a Bruxelles. Fino ad ora avevo usato questo gruppo solo per avere informazioni pratiche e consigli (dove trovare un corso di yoga, come scegliere il passeggino, ecc...), ma dopo un paio di mesi passati a stretto contatto con Ghiandi (mi viene in mente il mantra della Mondaini "Che barba! Che  noia! Sempre tu ed io! Sempre io e te") ho pensato di proporre alle mamme del gruppo di andare insieme a bere un caffè. La proposta ha avuto molto successo, ma ovviamente quando si è in tanti è difficile trovare una data che vada bene per tutti, quindi ci siamo ritrovate a ognizzare ben due appuntamenti: un giovedì pomeriggio a metà aprile e forse il venerdì della settimana seguente; alcune mamme lavoratrici avrebbero voluto organizzare di sabato e di sicuro lo organizzeremo,  anche se per molte il weekend è già appaltato ad amici e famiglia.

Da questa idea me ne è nata una seconda: ho pensato che potrebbe essere carino provare a organizzare un appuntamento fisso, settimanale o ogni due settimane (dipenderà tutto dalle altre mamme) nel quale, con la scusa di provare diversi caffè, teerie, pasticcerie brussellesi, ci si ritrovi a fare chiacchiere e conoscenza, non solo per scambiarsi informazioni pratiche sulla vita coi bimbi qua a Bruxelles, ma anche con la speranza che si creino dei bei nuovi rapporti di amicizia e una rete nella quale accogliere i nostri figli, lontani dalle nostri reti affettive lasciate in Italia.
Forse sto volando troppo con la fantasia, ma intanto inauguro questa nuova sezione del blog, usando questo spazio per l'organizzazione pratica degli incontri.

Il nome di questo progetto? Scarto "il club delle mamme", che - oltre a fare molto telefilm americano - non mi piace per l'aspetto elitistico e chiuso sottostante al termine "club"; scarto anche "caffé italiano" che mi pare una trasmissione di Giletti o Magalli.
Mi viene in mente un banale "Caffè coi pupi". Qualcuna/o con più fantasia di me ha un'idea più simpatica/ironica?

domenica 29 marzo 2015

Babyboom, la fiera del bambino di Bruxelles

Venerdì io,  Ghiandi in fascia e un'amica incinta ci siamo recati alla Fiera del bambino di Bruxelles, il salon Babyboom, organizzato nei padoglioni fieristici dietro all'Atomium.
L'esperienza è stata molto positiva e la consiglierei a future o attuali mamme. Erano presenti non solo i grandi marchi (pampers, nestlé per il latte, ecc) ma anche molti piccoli negozi o produttori di prodotti per l'infanzia, dai pannolini lavabili ai mobili per le camerette, dai passeggini alle sdraiette (la più incredibile quella di 4moms, che imita il movimento cullante delle braccia umane!!! Un po' alienante).

La cosa in assoluto più interessante, e che mi sarebbe servita in gravidanza, è stata la scoperta di Chamalous, un sito che riunisce moltissimi piccoli negozi belgi e dove è possibile fare online una liste de naissance. Si riceve una carta (utilizzabile anche dopo la nascita del bimbo per dei regali di compleanno o per semplici acquisiti, con il vantaggio - se ho ben capito - di avere sempre il 10% sui prodotti), si fa una lista online sul sito di Chamalous e i parenti/amici/colleghi possono scegliere quale regalo offrirti facendo un pagamento con carta di credito (comodo quando lontani, come per noi italiani). Interessante il fatto che loro possano scegliere cosa regalarti, ma poi in realtà sta a te di "validare" o meno l'acquisto, quindi se nel frattempo hai cambiato idea, puoi usare quei soldi per comprarti qualcos'altro (ok, non molto carino, ma shhhhh).
I negozi presenti alla fiera - quelli sotto il cappello di Chamalous, ma non solo - avevano prodotti molto belli e di qualità.
Segnalo qualche scoperta:
Once upon a time è un negozio online moooolto interessante, poiché non solo vende prodotti "alternativi" per l'infanzia e organizza corsi di portage a domicilio, ma permette l'affitto di un porta bebé, modo utile per provare una sciarpa/marsupio prima di comprarla! Credo siano affiliati a Keep calm baby, che organizza dei corsi per scoprire alcune tecniche per calmare i neonati tramite massaggio, portage, cullamento (si dice?), avvolgimento dei piccolissimi in tessuti che lo stringano (per capirci, cercate emmaillotage su google); non sono dei veri e propri corsi specifici, ma una sorta di infarinatura generale, motivo per il quale non credo proverò questi atelier di due ore a 25 euro l'uno (75 euro in totale). Se a qualcuno interessa comunque si possono organizzare a casa propria per gruppi di minimo 4 persone o, a Bruxelles, si tengono presso Psycholudo.
La boite à... ha dei prodotti in tessuto (vestiti, coperte, ecc) molto stilosi (ma un po' cari), anche se sul sito non ho trovato molti prodotti che avevano in fiera, come i bellissimi pantaloni per bimbo. Non ho resistito e - anche se ancora Ghiandi non usa il ciuccio (e forse mai lo userà; per ora lo sputa!) -  ho comprato questo bellissimo attacca ciuccio (anche questo però sul sito non si trova; che sia una nuova collezione? mah...); cercavo da qualche giorno un attacca ciuccio carino, dato che stiamo provando a farglielo usare nei momenti di crisi, ma per ora il ciuccio vola a terra ogni volta che glielo proponiamo! Ora almeno gli resterà attaccato al bavaglino.
Altra boutique interessante, non presente però su Chamalous, è e-coolLogic, specializzata in particolare (ma non solo) in pannolini lavabili, che in parte producono in loco (prodotto quindi interessante perché 100% belga e km zero). Propongono anche un kit in affitto, per sperimentare i pannolini lavabili per 4 settimane. Se non dovessi trovare qualcosa di simile su Bruxelles (ecoollogic si trova fisicamente a Waimes), potrei pensarci prima di decidermi a passare al lavabile, anche se credo che farò prima o poi un corso prima di decidermi a usarli!
Se invece si vogliono comprare pannolini lavabili tramite Chamalous,una boutique che era presente alla fiera - oltre a Once upon a time - è L'ange natur'elle, anch'essa specializzata in lavabili ma con molti prodotti bio/equo/fricchettoni (anch'essa non presente a Bruxelles).

Oltre alla parte di shopping (interessante perché spesso era possibile acquistare scontato), c'era un interessante spazio dedicato alle associazioni. Da Au fil de la naissance, che raggruppa le sages-fammes belghe, cioè le ostetriche (ma non solo, dato che qua spesso, se la gravidanza non presenta patologie, seguono le gravidanze al 100% in sostituzione del ginecologo e utilizzano strumenti non solo medicali, come l'aptonomia, sofrologia, ecc...), a quella delle doule belghe e altre ancora.
Io ho preso informazioni su due associazioni alle quali vorrei iscrivermi per ricevere la loro rivista e servizi. Una, alla quale sono sicura di volermi iscrivere è La ligue des familles, l'altra, scoperta in fiera, è Natagora, una sorta di WWF locale, ma entrambe meritano un post apposito (e questo sta diventando fin troppo lungo), quindi ne scriverò in futuro, magari una volta associata.

Insomma, pur essendo l'ingresso a pagamento (8,50 se comprato online, 12 in loco più 5 euro di parcheggio se si va in auto), sono pienamente soddisfatta della gita.
Ghiandi poi ha dormito tutto il tempo, non permettendomi di sfruttare la possibilità di fare delle foto aggratis con dei fotografi professionisti (servizio offerto dalla fiera), ma permettendo di godermi il pomeriggio!
Unico neo, la ristorazione: bar caro e di qualità scarsa; se andate a cavallo di pranzo portatevi un panino da casa!

In breve:
Cosa: Babyboom, la fiera del bambino di Bruxelles
Dove: Place de la Belgique 1, 1020 Bruxelles
Prezzo: ingresso a 8,50 se comprato online, 12 in loco
Lingua: francese
Giudizio complessivo: molto buono

venerdì 27 marzo 2015

Acquagym prenatale

Purtoppo troppo tardi, a meno di un mese dal parto, ho provato il corso di acquagym prenatale presso la piscina Nemo33 a Uccle.
Il corso è tenuto in francese, dura un'ora e un quarto e prevede una parte attiva, di nuoto assistito, grazie alla quale mantenere tonici i muscoli, in perticolare quelli delle gambe, e una parte di rilassamento guidato dall'insegnante che accompagna singolarmente ogni gestante.
La parte attiva è stata davvero attiva (o forse nei precedenti 8 mesi avevo davvero smesso di fare qualsiasi attività) e il giorno successivo ho avuto le gambe un po' doloranti. Segno che l'attività non è stata inutile (e che sarebbe stata utile da ben prima!).
Durante l'incontro a cui ho partecipato eravamo solo in quattro, ma purtroppo abbiamo iniziato un po' in ritardo così l'insegnante non è riuscita a far fare la parte di rilassamento a tutte e io non ho potuto beneficiarne; speravo di tornare prima del parto a seguire un ultimo corso e provare la parte di rilassamento, ma a gennaio non son mai riuscita a decidermi a vincere il freddo e ad andare.
Molto particolare l'esperienza del sentire il proprio corpo galleggiare leggero dopo molti mesi di pesantezza; sensazione che si percepisce in realtà soprattutto uscendo dall'acqua, ritrovando improvvisamente il proprio peso con uno stupore che non mi aspettavo (sono un'habitué della piscina ma normalmente non avevo mai avuto questo tipo di sensazione).
Più piacevole uscire per poi ri-immergersi nell'acqua, come è accaduto a me causa pausa pipì; cosa che però in realtà non vi auguro, essendo purtroppo le toilette solo negli spogliatoi al piano sotto la piscina, il che comporta che si prenda un gran freddo andandoci; consiglio vivamente di fare tappa al bagno prima dell'inizio dell'incontro, cosa che in realtà io avevo pure fatto, ma purtroppo non è bastato alla mia ridicola micro vescica di quasi partoriente!
Uno dei limiti del corso, forse l'unico, è il costo elevato: 22 euro a incontro. Interessante l'abbonamento a sei incontri per 16 euro l'uno, del quale io purtroppo non ho potuto approfittare.
Per alcuni può essere un limite anche il luogo, fuori mano anche se comodo col tram 4, che ha il capolinea di fronte alla piscina, a Stalle.
In sintesi, in un'ipotetica futura gravidanza mi muoverei (nel vero senso della parola) prima e mi iscriverei a 6 incontri.

Qualcuna ha avuto esperienze di acquagym presso altre piscine? Come vi siete trovate?

In breve:
Cosa: Acquagym prenatale presso la piscina Nemo33
Dove: rue de Stalle 333, Uccle
Prezzo: 22 € a incontro o 96 € per un abbonamento di 6 incontri
Lingua: francese
Giudizio complessivo: molto buono

giovedì 26 marzo 2015

Yoga prenatale

In preparazione al parto, non potendo più fare praticamente alcuno sport, ho ripreso a fare yoga, iscrivendomi a quello che, da quel che ho letto, è considerato uno dei migliori corsi di yoga prenatale: il corso di Yoga Graciosa tenuto da Gina.
Il corso si tiene in un accogliente rez de chaussé (piano terra) a Saint Gilles, vicino a Place Stephanie; la stanza accoglie fino a circa una quindicina di persone e alcune volte mi è capitato di seguire degli incontri con la sala piena.
Il corso infatti non prevede un'assistenza personalizzata, essendo l'insegnante una sola e molte le corsiste, e per questo le posizioni praticate sono poche e semplici, ma comunque utili.
Prima che l'incontro inizi, Gina chiede se qualcuna ha dei dolori specifici, in modo non solo da guidare chi ha bisogni specifici durante la pratica, per evitare di sollecitare zone doloranti, ma anche per suggerire esercizi o abitudini da adottare a casa (come dormire, come alzarsi dal letto, ecc). Alcuni di questi consigli saranno forse già stati letti su libri/siti/riviste, ma sempre utile farseli ricordare; e talvolta capita anche di scoprire la ragione fisiologica di alcune buone prassi da adottare in gravidanza (per esempio ho scoperto da Gina la ragione per cui le donne gravide non devono alzarsi dal letto facendo forza sugli addominali, e cioè per il rischio di diastasi. Sapevatelo!).
L'incontro si tiene in francese e dura in totale circa un'ora e mezza. Una prima parte è dedicata alla parte fisica e un'ultima mezz'ora (a occhio e croce; non ho mai guardato l'orologio) è dedicata al rilassamento; spesso Gina chiede alle donne prossime al parto se hanno voglia di riprovare un rilassamento specifico.
Ho trovato questa seconda parte molto utile, sia durante la gravidanza (fa sempre bene staccare anche solo per mezz'ora dalla frenesia quotidiana), masoprattutto durante il travaglio, quando mi è venuto spontaneo mettere in pratica un esercizio che avevamo sperimentato in una seduta, tramite il quale - nella fase di magior dolore - ci si immaginava in un luogo a noi caro che avevamo visualizzato durante la lezione di yoga.

So che ci sono altri corsi in zona, come quelli tenuti allo spazio Claire de lune o dei corsi organizzati dall'ospedale stesso di zona, il Saint Pierre (per info e iscrizioni si può chiamare lo 025354810 come indicato a pagina 15 della brochure "Bien naitre" scaricabile dal sito dell'ospedale).
In inglese, invece, un'amica aveva frequentato a Place Stephanie i corsi presso Serendip.
Qualcuna ha fatto yoga prenatale presso questi centri (o altrove)? Come vi siete trovate? 

In breve:
Cosa: yoga prenatale presso Yoga Graciosa
Dove: rue Capouillet 35, Saint Gilles
Prezzo: 14 € a incontro o 125 € per un abbonamento di 10 incontri valido per 6 mesi
Lingua: francese
Giudizio complessivo: ottimo

mercoledì 25 marzo 2015

Nuova vita al blog

Riprendo in mano questo blog perché mi è di nuovo venuta voglia di parlare di Bruxelles, come qua avevo iniziato a fare nel mio primo anno da espatriata. Lo riprendo per una sorta di ecologia mentale - che si rifiuta di aprire un'ennesimo, nuovo, blog - e anche perchè in effetti sempre di Bruxelles si parla, anche se il taglio sarà probabilmente diverso; sarà infatti, d'ora in poi, la descrizione di una città vista con gli occhi di una marsupiale con attaccato al petto Ghiandi, un pupattolo ad oggi di due mesi.
Cosa offre Bruxelles a mamma e bambino, prima e dopo la sua nascita? Proverò a descriverlo qua nel blog, iscrivendomi a ogni corso possibile e immaginabile (yoga, massaggio, acquagym, ecc...) e provando a creare una rete con le altre mamme a Bruxelles (un progetto di caffé mammesco di cui parlerò in un futuro post); mamme che invito ad arricchire questo blog con commenti ai post o, perché no, con post scritti collettivamente (se avete proposte scrivetemi alla mia mail dadovealtrove@gmail.com).
Ma non solo; non sono solo mamma, per fortuna (anche se quando mancano i nonni/zii a cui affidare il pupo a volte sembra di restare confinata alla vita a due).
Racconterò di bar/caffé che visiterò - almeno finché allatto voglio approfittare del poter mangiare in abbondanza! - nonché, in ultimo, della mia esperienze da prof precaria, e del tentativo di esserlo qua in Belgio. Sia mai che tutte queste info possano servire a qualcuno.
Questi i propositi per questa nuova vita del blog. Vedremo se avrò la costanza di aggiornarlo!