mercoledì 2 novembre 2011

Il riuso etico à la bruxellois


Ieri ho visitato un luogo stranissimo, il magazzino centrale (nonché sede) di un’associazione absl (traduzione letterale di onlus) chiamata Les petits riens, che raccoglie oggetti (soprattutto vestiti) di seconda mano. I vestiti vengon venduti nei numerosi negozi in giro per  Bruxelles e da qualche negozio in giro per il Belgio. I mobili invece vengon venduti nel magazzino di quattro piani di rue Américane, una sorta di Ikea dell’usato, nella quale trovare valigie, posate, libri, utensili da cucina di ogni tipo, tavolette del cesso, borse, giochi in scatola, sofà, armadi, tavoli, letti, carrozzine, e chi più ne ha più ne metta!
Ovviamente ogni scaffale raccoglie oggetti rigorosamente unici e diversi gli uni dagli altri; il che rende la ricerca di una tazzina un compito epico, nel tentativo di guardarle tutte in cerca di quella desiderata.
Sul loro sito sostengono che ogni  giorno passano dal negozio di rue Américane circa 600 persone e non stento a crederci, nonostante sia aperto solo di pomeriggio!
L’associazione è nata in  Belgio negli anni ’30 e dal 1955 occupa gli spazi di rue Américane. Mi piacerebbe trovare delle foto di questo grande magazzino dell’usato nel corso degli anni,  e dei suoi  visitatori nei decenni. 
Da sempre les petits riens usa i soldi ricavati per attività di  sostegno e lotta alla povertà (una sorta di caritas belga): ha una casa di accoglienza per senza tetto che accoglie 120 persone e aiutano in vario modo persone in difficoltà economica , psichica o sociale.
Insomma, un bel posto dove andare a spendere i propri soldi, se proprio bisogna spenderli. E un luogo dove acquistare oggetti già esistenti…un buon modo di promuovere il riuso!

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