"All'inizio degli anni Trenta un fascista italiano constata che il solo problema "politico" capace di interessare i Belgi è la questione linguistica: ciò che maggiormente occupa e preoccupa i politicanti è la lotta nazionale per l'eterna contesa fra fiamminghi e valloni. Dopo un secolo di "unità" il Belgio è disunito più che mai: sono due razze, due culture, due lingue, due mentalità che si affrontano ogni giorno. (E. Menapace, tra i fuorusciti, s.d. Les Imprimeries générales, Parigi, 1932, p. 62)."
"Fascismo e antifascismo nell'immigrazione italiana in Belgio (1922-1940), 1987, Bonacci Editore, pp. 231-2.
"Fascismo e antifascismo nell'immigrazione italiana in Belgio (1922-1940), 1987, Bonacci Editore, pp. 231-2.
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